Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile e come funziona? Chi può farne parte e quali vantaggi può dare ai suoi membri? Quali sono gli incentivi economici oggi disponibili e quali possono essere le sue ricadute concrete sul territorio? Quali sono le concrete opportunità per avviare una comunità energetica che possa essere un concreto strumento di sviluppo sul nostro territorio?
Queste sono alcune delle principali domande alle quali queste pagine cercheranno di fornire una risposta, presentando anche la “CERS FERVORES”, la comunità energetica rinnovabile e solidale costituita grazie all’iniziativa degli enti pubblici del territorio canavesano appartenenti alla Green Community “Sinergie in Canavese”.
A questo link trovate l'elenco degli incontri previsti sul territorio per la presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale "FERVORES"
Unisciti a FERVORES: la comunità energetica solidale del Canavese per un futuro sostenibile e inclusivo.
Una sezione dedicata alle “istruzioni per l’uso” delle comunità energetiche in Italia, a seguito della recente entrata in vigore dell’apparato normativo e operativo che recepisce in modo definitivo la Direttiva Europea RED 2.
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è una libera aggregazione di cittadini, imprese, amministrazioni locali ed enti del terzo settore, che nasce con lo scopo di produrre e condividere in ambito locale energia elettrica generata da impianti a fonte rinnovabile.
La CER è un soggetto giuridico autonomo costituito per tale scopo, il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali ed economici a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera. Quando a questi benefici si aggiunge anche il concetto di solidarietà e di inclusione sociale, si può parlare di CERS, cioè di Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale: questo particolare tipo di comunità energetica pone un’attenzione aggiuntiva e specifica sull’uso dei benefici derivanti dalla produzione e condivisione dell’energia rinnovabile per sostenere i soggetti socialmente più fragili della comunità locale e per promuovere attività socialmente rilevanti per il territorio.
In senso lato, quindi, una comunità energetica può essere intesa come una qualunque iniziativa che vede la partecipazione dei cittadini con un ruolo diretto, attivo e determinante in un progetto di sviluppo di produzione e condivisione di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili installate sul proprio territorio di residenza.
La CER è una delle sette differenti tipologie di configurazioni per l’autoconsumo diffuso di energia elettrica da fonte rinnovabile previste dal TIAD, il “Testo Unico per l’Autoconsumo Diffuso” redatto dall’ARERA – Autorità Nazionale di Regolazione Energia Reti e Ambiente.
Possono essere soci o membri di una CER/CERS molte categorie di soggetti fisici e giuridici di tipo pubblici e privato:
Sono invece escluse dalle CER le amministrazioni centrali, le grandi imprese e le imprese private per le quali la partecipazione alla comunità energetica costituisca l'attività commerciale e/o industriale principale.
Tutti i soggetti sopra indicati, per essere soci o membri di una CER, devono essere titolari di almeno un punto di prelievo di energia elettrica attivo e/o di un punto di immissione in rete dell’energia prodotta degli impianti di produzione di energia rinnovabile. Ciascun punto è identificato da un POD (Point-of-Delivery), cioè un codice univoco che corrisponde ad un’ubicazione precisa sul territorio.
È importante evidenziare che ciascuno di questi soggetti può partecipare con un proprio singolo POD ad una sola CER.
I punti di prelievo ed immissione che possono far parte di una CER devono essere situati all’interno di un determinato perimetro, individuato dall’area afferente ad una stessa cabina primaria (detta “area convenzionale”) della rete di distribuzione dell’energia elettrica.
Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, ha messo a disposizione la Mappa interattiva delle cabine primarie che consente a ciascuno di noi di localizzare le aree convenzionali di cabina primaria in cui è suddiviso il territorio nazionale e di verificare a quale di tali aree appartengono i punti di connessione elettrica che ci riguardano.
Per favorire la comprensione e l’uso della mappa interattiva, è importante sottolineare che:
Uscendo dai confini della singola cabina primaria, però, una CER può gestire una o più configurazioni di autoconsumo. Questo significa che, per esempio, una CER può essere costituita per operare su più aree di cabina primaria: da un punto di vista organizzativo, un unico soggetto giuridico costituito come CER potrà operare, controllare e coordinare un territorio costituito da un’aggregazione di aree convenzionali, ma che da un punto di vista operativo la produzione e lo scambio energetico (e come vedremo, anche gli incentivi economici derivanti) dovranno essere gestiti a livello della singola area di cabina primaria.
Il funzionamento di una CER dipende dalla sua capacità di:
La quota di energia autoprodotta e autoconsumata su base oraria dai membri della CER è definita “condivisa” e dà diritto all’incentivazione prevista dalla normativa vigente.
Tale condivisione non avviene con un vero e proprio scambio fisico di energia, ma in modo virtuale attraverso la rete di distribuzione elettrica nazionale: per una CER, quindi, non c’è la necessità di costruire nuove reti di distribuzione dedicate tra i propri membri.
Inoltre, ciascun membro di una CER continua a mantenere il proprio contratto di fornitura di energia elettrica con il proprio fornitore attuale, sia sul mercato libero che sul mercato tutelato, continuando a prelevare energia elettrica dalla rete di distribuzione in funzione delle proprie necessità.
È compito delle CER ricevere mensilmente dal GSE la quota di incentivo prodotta per ciascuna configurazione gestita e di suddividere tale somma tra i propri membri, in funzione delle modalità e discipline che la CER stessa si è data e che sono contenute nel suo “Regolamento”.
Una CER deve possedere uno o più impianti di generazione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili presenti sul territorio della CER stessa. Gli impianti possono essere messi a disposizione anche da un produttore terzo, non socio o membro della CER. In ogni caso tutti gli impianti di una configurazione devono essere nella piena disponibilità e sotto il pieno controllo della CER.
Tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili possono essere inseriti in una CER come unità di produzione: sono quindi inclusi ovviamente gli impianti fotovoltaici, ma anche qualunque altro tipo di impianto rinnovabile come quelli, a titolo esemplificativo e non esaustivo, idroelettrici, eolici, a biogas, a biomasse solide, eccetera. Possono far parte della CER anche gli impianti di produzione dotati di sistemi di accumulo.
Ma per accedere agli incentivi economici previsti per l’autoconsumo diffuso, gli impianti delle CER devono avere caratteristiche particolari e cioè:
Il modello organizzativo di una CER richiede l’identificazione di attori e ruoli sia all’interno che all’esterno dell’aggregazione. Si possono quindi individuare 2 ruoli per i membri della CER, coinvolti nella sua organizzazione e funzionamento:
Si possono poi coinvolgere ulteriori soggetti, tipicamente esterni alla CER ma con ruoli altrettanto importanti, quali:
I vantaggi delle CER riguardano tutti e tre gli aspetti della sostenibilità, cioè ambientale, economico e sociale.
Benefici ambientali:Le CER possono avere un impatto economico diretto in termini di risparmio in bolletta per i tutti i membri (tramite la redistribuzione sulla base delle regole stabilite dalla stessa CER degli incentivi previsti dalla normativa italiana per la condivisione dell’energia e ricevuti dalla comunità per 20 anni).
Inoltre, i membri “prosumer” che ospitano gli impianti energetici beneficiano direttamente del consumo locale dell’energia prodotta, riducendo così i costi associati all’acquisto di energia elettrica da fonti tradizionali.
Inoltre, si possono valutare importanti benefici a livello locale in termini di creazione di valore aggiunto e posti di lavoro principalmente nella filiera dell’installazione e manutenzione degli impianti FER.
Benefici sociali:
Le CER aiutano a contrastare la povertà energetica e a sostenere le fasce più vulnerabili della comunità. Facendo leva sulla condivisione delle risorse energetiche, le CER possono garantire un accesso equo all’energia pulita e sostenibile, migliorando così la qualità della vita e contribuendo alla coesione sociale. A tal fine, nella composizione dell’aggregato dei membri della CER, particolare attenzione dovrà essere posta nell’inclusione di soggetti oggi non in grado di soddisfare i propri bisogni energetici primari, accrescendo in loro informazione e consapevolezza, che potranno essere trasferite in altri ambiti della sfida quotidiana per la sostenibilità.
Il recepimento in Italia della Direttiva Europea RED 2 è avvenuto in due fasi: dapprima in via transitoria attraverso l’art. 42-bis del D.L. n. 162/2019 convertito con modificazioni dalla Legge 8/2020, e successivamente in via definitiva con il D.Lgs. 199/2021. Per l’attuazione di tale decreto si sono susseguiti nell’ultimo anno la pubblicazione dei seguenti passi normativi e regolatori:
Il Decreto CACER prevede due misure di incentivazione e di sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili:
Una sezione dedicata alla breve storia della CERS FERVORES, dall’idea originaria alle sue evoluzioni attuali.
La CERS FERVORES rappresenta il soggetto mediante il quale gli enti pubblici aggregati sotto l’ambito della Green Community “Sinergie in Canavese” vuole dare vita formalmente al percorso di costituzione e di impegno operativo per una comunità energetica del nostro territorio.
FERVORES è l’unica comunità energetica rinnovabile e solidale di territorio, che prosegue e valorizza l’esperienza sviluppata su questo tema negli ultimi due anni dall’Unione Montana Valli Orco e Soana.
È una CER Solidale, che vuole dare la giusta attenzione allo sviluppo del territorio canavesano, alle persone che qui vivono e lavorano, agli enti no-profit che si impegnano per il bene comune.
Un’attenzione concreta diretta alle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, perché l’energia è un bene di cui tutti hanno bisogno e che tutti devono avere a disposizione!
I Sindaci e i Presidenti delle Unioni Montana che partecipano alla Green Community “Sinergie in Canavese” hanno già avviato un percorso perché tutto questo sia parte del presente e del futuro del nostro territorio.
Scopri in queste pagine come le Comunità Energetiche possono contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, per essere motore della cosiddetta “transizione energetica” e rappresentare un modo concreto per dare nuove opportunità alle nostre valli ed alle persone che qui vivono la loro vita.
Nel dicembre 2022 l’Unione Montana Valli Orco e Soana, insieme con i suoi Comuni membri di Frassinetto, Ingria, Noasca, Pont Canavese, Ronco Canavese e Valprato Soana, ha costituito ufficialmente la Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale “C.E.R.S. FERVORES – Futuro Energetico Rinnovabile nelle Valli Orco E Soana” con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonte rinnovabile. A supporto di tale percorso di costituzione e sviluppo, l’UMVOS si è avvalsa della collaborazione e del sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “Sinergie”.
Il soggetto giuridico indicato nell’atto notarile di costituzione della CERS è stato quello dell’Associazione non riconosciuta, ritenuto il più idoneo ai sensi della Direttiva RED2 dell’Unione Europea 2018/2001/Ue recepita nella legislazione italiana dal D.Lgs. 199/2021 vigente in quel momento.
Questa prima Comunità Energetica, che ha posto la propria sede a Pont Canavese presso l'Unione Montana Valli Orco e Soana, dal momento della sua costituzione fino ad oggi non è stata formalmente operativa, in attesa dello sviluppo ed approvazione della normativa nazionale definitiva sulle CACER, cioè sulle forme di autoconsumo e di condivisione dell’energia rinnovabile.
Per quanto poi accaduto nel corso di questo periodo transitorio, possiamo pertanto affermare che questa prima CER, avviata dall’Unione Montana con l'obiettivo di essere anche "solidale" in quanto espressione delle politiche energetiche inclusive del territorio, oggi rappresenta di fatto il nucleo di partenza della nostra attuale iniziativa territoriale di comunità energetica.
Sempre il 2022 è stato un anno fondamentale per l’avvio nel nostro Paese delle cosiddette “Green Communities”, cioè di aggregazioni di amministrazioni pubbliche locali che vogliono realizzare insieme azioni per la transizione sostenibile del loro territorio dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.
Se per la loro introduzione a livello normativo si deve richiamare l’art. 72 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221 (la prima norma italiana sulla green economy, anche conosciuta come il “Collegato ambientale alla legge di stabilità 2016”), per quanto riguarda la loro prima attuazione si è dovuto attendere l’occasione data dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con la sua specifica misura (M2 C1 I3.2 - Green Communities).
Questa opportunità è stata colta dall’Unione Montana Valli Orco e Soana – soggetto capofila di un’ampia rete di partenariato che comprende le contigue Unioni Montane Alto Canavese, Gran Paradiso, Val Gallenca, Valle Sacra e il Comune di Cuorgnè - di ottenere un finanziamento complessivo pari a 4,3 M Euro, che ha consentito la costituzione della Green Community "Sinergie in Canavese".
Il bando ha permesso alla rete locale di poter elaborare un Piano di Sviluppo composto da 19 progetti/interventi, che riguardano tutti e nove gli ambiti tematici definiti dalla già citata Legge 221/2015, quali l’energia rinnovabile, le risorse idriche e forestali, l’efficientamento degli edifici montani, lo sviluppo in chiave di sostenibilità del turismo, della mobilità e delle filiere produttive locali.
Tra questi 19 interventi, uno in particolare (Intervento F1) rientrante nell’ambito principale f) Efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti e nell’ambito secondario c) produzione di energia da fonti rinnovabili locali è dedicato alla realizzazione di Comunità Energetiche sul territorio della Green Community.
L’intervento F1 prevede di pianificare ed attuare tutte le attività propedeutiche e di coordinamento necessarie per avviare la costituzione effettiva delle comunità energetiche rinnovabili e solidali secondo un modello di cluster “top down a guida pubblica” e “community oriented”, ai fini del raggiungimento di benefici di tipo collettivo. Parallelamente, si prevede anche la concreta strutturazione strumentale della CER mediante la creazione di una centrale operativa di controllo e gestione unitaria per tutto il territorio.
La descrizione dell’intervento e gli obiettivi principali che si pone di raggiungere sono descritte in modo approfondito sul sito della Green Community nella sezione dedicata ai progetti (link).
È chiaro che il contemporaneo sviluppo delle due iniziative sopra descritte – che hanno visto come ente focalizzatore l’Unione Montana Valli Orco e Soana – non poteva che portare ad un logico percorso unitario, che oggi confluisce nella nuova CERS FERVORES sotto l’egida della Green Community.
Partendo dall'esistenza della Comunità Energetica costituita dall’Unione Montana Valli Orco e Soana e definendo possibili scenari di sviluppo, l'attività svolta a livello di Green Community si è focalizzata in particolare su una scelta strategica fondamentale rispetto a due alternative possibili:
Al dibattito svolto, in modo unanime i partner istituzionali della Green Community e i relativi Comuni hanno deciso di procedere unitariamente mediante un'unica Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di territorio costituita dalle sue cinque configurazioni, prevedendo come punto sostanziale e fondante la prosecuzione dell’esperienza FERVORES.
A seguito della definizione del quadro normativo nazionale in merito alle CACER, sono potute essere ridefinite le attività della Green Community relativamente alla realizzazione della comunità energetica sul territorio di progetto. In particolare, sono state avviate alcune collaborazioni specialistiche volte a supportare la Green Community nell’attuazione dell’intervento F1, e cioè:
Parallelamente, sono state svolte diverse azioni volte a definire il nuovo assetto di governance della CERS, in particolare sia attraverso l’attività della Cabina di Regia politica della Green Community, mediante riunioni che hanno definito gli indirizzi evolutivi della strategia in tema di CERS sul territorio, che con incontri tecnico-informativi con i Sindaci dei Comuni appartenenti alla Green Community, aggregati per ciascuna delle 5 aree convenzionali di cabina primaria riguardanti questo territorio.
Ad oggi si sta lavorando all’evoluzione della CERS FERVORES originaria, mantenendo quindi la struttura inizialmente avviata dall'Unione Valli Orco e Soana con le debite modificazioni dovute all'adeguamento dello Statuto alle Regole Operative vigenti, e la contestuale trasformazione del soggetto giuridico (da Associazione non riconosciuta a Fondazione in Partecipazione), al quale Unioni Montane e Comuni della Green Community potranno aderire come membri fondatori.
Dal punto di vista istituzionale, la quasi totalità dei Comuni ha già confermato la propria intenzione di procedere nel percorso sopra esposto, mediante la sottoscrizione di una formale manifestazione di interesse a firma dei rispettivi Sindaci, poi confermata mediante specifiche deliberazioni di Giunta.
Nel mese di ottobre e novembre verrà svolta l’attività di comunicazione sulla CERS rivolta alle diverse componenti della società locale, mediante incontri pubblici informativi e la pubblicazione on-line dei moduli rivolti ai soggetti privati del territorio, mediante i quali poter inviare le proprie manifestazioni di interesse e confermare una propria significativa partecipazione.
L’obiettivo della CERS FERVORES entro la fine dell’anno 2024 è quello di procedere formalmente alla sua trasformazione in Fondazione, per poi avviare ufficialmente l’iscrizione della stessa presso il GSE e consentire la piena operatività del nuovo soggetto giuridico come Comunità Energetica.
La principale novità che connota la nuova Comunità Energetica è l’allargamento naturale del territorio di suo interesse: se infatti nella sua originaria costituzione la CERS FERVORES includeva un’area operativa limitata ai Comuni dell’Unione Montana Valli Orco e Soana, nell’accezione data grazie al progetto P.N.R.R. la nuova iniziativa si è ampliata all’intero territorio della Green Community “Sinergie in Canavese”.
Dal punto d vista geografico, quindi, il perimetro della CERS FERVORES comprende complessivamente l’area di tutti i 27 Comuni della Green Community, che si estende sulle seguenti cinque aree convenzionali di cabina primaria:
Nelle tabelle seguenti sono riportati i nomi dei Comuni il cui territorio è inserito - in tutto o in parte - in ciascuna delle suddette aree convenzionali di cabina primaria:
Se la tua casa, la tua azienda o la tua associazione si trova in questi Comuni puoi inviarci senza impegno la tua “manifestazione di interesse” per diventare un membro della CERS FERVORES.
In questa sezione si possono trovare tutte le informazioni per aderire alla CERS FERVORES.
È arrivato il momento di aprire il percorso sin qui svolto alla diretta partecipazione della cittadinanza e di tutte le altre componenti della società civile.
Vieni a sentire quello che abbiamo da dirti su come, grazie alla Comunità Energetica, è possibile diminuire il costo le tue bollette energetiche, produrre sul nostro territorio l’energia che ci serve da fonti rinnovabili, migliorare il nostro ambiente e sviluppare nuove opportunità di risparmio e di efficienza energetica.
Partecipa anche tu alla nostra iniziativa…
… entra far parte della CERS FERVORES e vieni a scoprire i benefici ambientali, economici e sociali che insieme possiamo generare!
Aderire senza impegno e senza costi alla CERS FERVORES è facile:
oppure
Una volta ricevuta la tua domanda, dopo una rapida verifica dei tuoi dati, riceverai un avviso di avvenuta accettazione e potrai fare parte della nostra CERS nella modalità che hai scelto, partecipare alle assemblee dei soci e ricevere la quota di incentivo a te spettante rispetto all’energia condivisa dalla comunità. Ma, se vorrai, potrai anche uscirne liberamente, senza penali o vincoli particolari.
La CERS FERVORES include un’area operativa che grazie al progetto P.N.R.R. in atto si è ampliata all’intero territorio della Green Community “Sinergie in Canavese”!
L’importante è che tu sia titolare di un contratto di fornitura elettrica (POD) in uno dei seguenti Comuni:
N. | Comune | Unione Montana |
1 | Alpette | Gran Paradiso |
2 | Borgiallo | Valle Sacra |
3 | Canischio | Val Gallenca |
4 | Castellamonte | Valle Sacra |
5 | Castelnuovo Nigra | Valle Sacra |
6 | Ceresole Reale | Gran Paradiso |
7 | Chiesanuova | Valle Sacra |
8 | Cintano | Valle Sacra |
9 | Colleretto Castelnuovo | Valle Sacra |
10 | Cuorgnè | - |
11 | Forno Canavese | Alto Canavese |
12 | Frassinetto | Valli Orco e Soana |
13 | Ingria | Valli Orco e Soana |
14 | Levone | Alto Canavese |
15 | Locana | Gran Paradiso |
16 | Noasca | Valli Orco e Soana |
17 | Pertusio | Val Gallenca |
18 | Pont Canavese | Valli Orco e Soana |
19 | Prascorsano | Val Gallenca |
20 | Pratiglione | Alto Canavese |
21 | Ribordone | Gran Paradiso |
22 | Rivara | Alto Canavese |
23 | Ronco Canavese | Valli Orco e Soana |
24 | San Colombano Belmonte | Val Gallenca |
25 | Sparone | Gran Paradiso |
26 | Valperga | Val Gallenca |
27 | Valprato Soana | Valli Orco e Soana |
Se vuoi avere maggiori informazioni in merito alla suddivisione della CERS nelle sue aree operative, vai alla sezione “IL NUOVO PERIMETRO DELLA CERS FERVORES” di questo sito.
Per qualsiasi dubbio puoi scriverci una mail o contattare lo “Sportello Energia” della Green Community mediante il seguente modulo di contatto.